Il mio drone del cuore, il Dji Mavic Pro, è stato presentato a settembre del 2016 ed è stato amore a prima vista.
Avendo la fortuna di lavorare per una ditta americana, ho pre-ordinato il mio piccolo velivolo durante i primi 10 minuti di presentazione e ho aspettato con ansia che il mio collega venisse a portarmelo a mezza strada tra USA e Europa. Riassumerei questo piccolo bolide da viaggio, in poche righe, per introdurvelo al meglio:
il Dji Mavic Pro in breve
Vantaggi
- Design super trasportabile (peso di soli 734 g)
- Struttura solida
- Copre lunghe distanze
- Videocamera 4k (Gimbal)
- Prezzo ragionevole per la qualità e l’innovazione che fornisce
Cons
- Assemblaggio fragile del Gimbal
Caratteristiche e Specifiche
Senza dubbio, la caratteristica che salta piu’ all’occhio del Mavic è la sua portabilità. In questo caso DJI non segue la sua linea regolare di droni, come avviene per i Phantom nelle varie versioni e a differenza delle “consuete” braccia fisse, il Mavic e’ costituito da un set di braccia pieghevoli che consentono al drone di essere contenuto in piccoli spazi senza essere troppo pesante. Questa caratteristica, insieme al controller super compatto, fanno si che il mavic sia uno dei droni piu’ portabili presenti sul mercato.
In aggiunta a questo, è equipaggiato da una videocamera 4K super compatta con Gimbal a 3-assi. Questo consente al dispositivo di catturare video in maniera super stabilizzata senza richiesta di ulteriori modifiche video in post produzione o troppe accortezze durante i vari voli e riprese. Ma non è tutto! Oltre alla videocamera, il drone è provvisto anche del programma DJI ActiveTrack e Optical Flow. Rispettivamente consentono di tracciare gli oggetti e aggirare e visualizzare gli ostacoli utilizzando soltanto la camera di cui e’ provvisto e analizzando le immagini ricevute attraverso algoritmi di analisi.
Le specifiche di volo e di distanza sono decisamente impressionanti. DJI ha equipaggiato il Mavic con tutte gli ultimi sistemi di video tramissione presenti sul mercato tra cui l’OcuSync che allunga il range massimo del Mavic oltre i 6,4 chilometri (4 miglia) e allontana la sua resistenza dalle interferenza. In range piu’ brevi, puo’ fare filmati in streaming ad una risoluzioni di 1080p consentendo foto e video download a 40Mb/s, a parer mio assolutamente pazzesco.
Il Mavic Pro aggiunge alle caratteristiche di Intelligent Flight Mode presenti nel DJI Phantom 4, due nuove. In aggiunta ai classici Follow mode, Point of Interest, Waypoints e Course Lock, il Mavic ha anche i nuovi Terrain Follow e Gesture mode.
Qualità della struttura e design
Per quanto riguarda il design DJI meriterebbe un premio in pompa magna, in vero stile americano. Non è d’irrilevante importanza il fatto di poter racchiudere il Mavic pro all’interno di una borsetta o zaino o tracolla di modeste dimensioni, includendo oltretutto tutti i suoi accessori.
Un altro elemento di design è il controller. Sembra una piccola console videogiochi portatile, pratica e leggera, contenente l’essenziale per guidare in volo il drone con due joypad e agganciare il proprio smartphone su cui verrà visualizzato, attraverso la app di DJI, tutto cio’ che serve durante il volo senza la necessità di immensi joypad o ingombranti e poco intuitivi controlli.
L’unica pecca del DJI Mavic Pro è la struttura del gimbal che nonostante sia piccola e compatta sembra essere sostenuta solo da quattro piccoli pezzi di gomma che non danno, di primo acchito, un’idea di grande stabilità della struttura su cui la videocamera è assemblata.
In determinate situazioni e condizioni climatiche, infatti, a causa di questa parte di struttura, si possono verificare riprese con il classico “Jello-effect”.
Vita della batteria e tempo di ricarica
Nonostante la sua forma compatta, il DJI Mavic Pro, vanta una delle batterie con durata più lunga tra tutti i quadricotteri in circolazione. Il sistema rotore è ottimizzato per voli veloci e consuma meno in movimento piuttosto che fermo in volo. DJI dichiara che può mantenere il volo per 24 minuti ma grazie al suo design aerodinamico, può facilmente arrivare a 27 minuti “se si vola alla velocità ottimale per il consumo minore di energia”.
Per quanto riguarda i tempi di recupero carica, una batteria consumata per il 90% impiegherà circa un’ora per ricaricarsi. Una batteria completamente consumata (insolito in quanto il drone atterrerà automaticamente prima di raggiungere quello stadio) impiegherà mediamente un’ora e 15 minuti per tornare al 100%.
Performance di volo
DJI ha superato se stessa con questo drone (il primo di una lunga serie di droni innovativi). In termini di performance di volo, il DJI Mavic Pro è il miglior quad che io abbia fatto volare. Tecnicamente i motori non sono potenti quanto quelli del phantom 4 ma in qualche modo il Mavic eguaglia, se non sorpassa, il suo “fratello grande” su molti aspetti. Per esempio velocità e agilità. Sulla carta, i la Mavic supera le 40 miglia orarie a seconda delle condizioni climatiche.
Modalità di volo
Il DJI Mavic Pro ha le stesse modalità di volo della top line Phantom della DJI, più altri extra. Puoi settare il Mavic affinché orbiti su un punto nello spazio con la modalità “punti d’interesse”, ripetere un volo lungo un percorso predefinito con Waypoints, seguire i tuoi movimenti con il “Follow Me” o aggiustare il modo in cui risponde al joystick con il Course Lock e Home Lock. Queste sono funzionalità bene o male già presenti nel Phantom 4 ma in aggiunta a me queste, il Mavic, ne presenta altre due:
- Terrain Follow: il drone usa il suo sistema di visione Downward per mantenere una certa distanza dal terreno che è fantastico in casi di dislivello.
- Gesture mode: consente di settare e scattare un selfie no no facendo altro che stare di fronte la videocamera muovendo leggermente le braccia e facendo una “forma di fotografia quadrata” con le dita. Questo rende possibile, di base, che il drone possa fare foto anche senza uso del controller e che sia necessariamente presente nella foto.
Range
Un’altra caratteristica rilevante del DJI Mavic Pro è decisamente il range. La nuova tecnologia di video trasmissione di DJI OcuSync allunga il massimo range del drone e fornisce un live HD Video dalla camera fino a 4.3 miglia. In condizioni reali e con le varie limitazioni per territori non sono situazioni facili da raggiungere o da me testate ma ci sono video online che spingono il drone oltre i limiti e mostrano il Mavic perdere il segnale e ritornare al punto di partenza definito come “Home”. In tutta sicurezza, il range del Mavic sarà sufficiente per soddisfare anche gli utilizzatori più pretenziosi.
Videocamera, accessori, aggiornabilità
La videocamera del Mavic è decisamente ottima. Nonostante sia molto più piccola della camera di cui sono accessoriati i modelli Phantom 4, la camera del Mavic ha esattamente le stesse funzionalità. Riprende video in 4k, fotografa a risoluzione 12.7 megapixel e supporta funzionalità come gli scatti a raffica e il bracketing dell’esposizione.
Aggiunge a questo, il gimbal super compatto a 3-assi per mantenere stabile le riprese durante il volo, caratteristica assolutamente assente negli altri droni portabili come Yuneec Breeze e Hover Camera Passport.
La differenza sostanziale fra il Mavic e gli altri Phantom, sfornati da DJI, e’ il campo di ripresa. 79 gradi per il Mavic degrees, 94 gradi per il phantom 4.
In definitiva:
Se si viaggia spesso e si vuole immortalare paesaggi indimenticabili, tramonti, spiagge, controluci mozzafiato, se si è appassionati di volo e allo stesso tempo non si vuole rinunciare alla qualità video e fotografica… il DJI Mavic Pro è il giusto drone che riesce con poco più di 1000 euro a soddisfare passione per i velivoli, performance e qualità video e maneggevolezza tutto a portata di borsa.